Estate
Baita Segantini
Omaggia con il suo nome la memoria del pittore trentino Giovanni Segantini, ed è una testimonianza viva dell’amore per la montagna che animava l’alpinista Alfredo Paluselli, che la costruì nel 1936 per abitarci in solitudine.
Offre alla vista un panorama idilliaco: da un lato il fascino ruvido della catena del Lagorai con la cima Colbricon, dall’altro l’imponente spettacolo delle Pale di San Martino, un’infilata naturale che incanta e stupisce in ogni stagione con la sua iconica rappresentazione del “Cervino delle Dolomiti”, il celebre Cimon della Pala. Il solitario monte Castellazzo (m. 2333), visibile nella sua imponenza, invita alla sua cima seguendo il celebre “Trekking del Cristo Pensante”.
Baita Segantini, con la sua struttura accogliente e ricca di storia, è immersa in un ambiente dove la biodiversità alpina si manifesta in tutto il suo splendore, preservata dal Parco
Naturale Paneveggio-Pale di San Martino: i pendii custodiscono una varietà di fiori di montagna come le genziane, le scarpette di Venere, il giglio rosso e martagone, le nigritelle e i ranuncoli, che conferiscono al paesaggio un aspetto quasi incantato.
Nascosti alla vista, cervi e caprioli sono gli abitanti di questi luoghi magici. Gli escursionisti attenti e fortunati potrebbero scorgere questi splendidi animali nella quiete dell’alba e del
tramonto, quando brucano l’erbetta montana vicino alla Baita.
Questo scorcio di paradiso è una meta imperdibile che attira visitatori da ogni angolo del mondo.
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